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Recensioni

  • 20_7_2011 - "Adieu pearà" su Giudizio Universale
    Adieu Pearà: padania da fantascienza
    di Gabriele Salvatori
    Tra nemmeno vent'anni il settentrione italiano si dividerà anche da se stesso e da città dell'amore shakespeariano Verona sarà divenuta la capitale dell'intolleranza. Questo almeno secondo l'(inesistente) autore Giulio Meazza, che ambienta il proprio romanzo in un futuro prossimo e piuttosto verosimile.

    Scavare fra le pubblicazioni dell'editoria piccola, resistente e "fastidiosa" è divertente. Perché le piccole case editrici sono necessariamente legate a contesti particolari e obbligatoriamente condannate alla ricerca: al gigante del mainstream devono infatti poter contrapporre una fitta sassaiola di idee. È fra queste uscite che capita spesso di imbattersi in storie dal sapore politico o dallo stile inconsueto.
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  • 10_5_2011 - "Adieu pearà" su Carmilla
    Recensione a cura di di Gianfranco Marelli.

    Provate ad immaginare un luogo e un tempo dove a fallire sono le biblioteche, gli ospedali, le scuole e persino le chiese. Dove è proibito spogliarsi negli spogliatoi, dove non ci si può sedere sulle panchine pubbliche per via di una sbarra in mezzo che ne impedisce l'utilizzo ai senza dimora, e dove la Proprietà del quotidiano più diffuso in città è «gente capace di andare d'accordo contemporaneamente (ma segretamente) con Cavour, Mussolini, De Gasperi, Andreotti, Craxi, Berlusconi, Maroni e Bonolis». [...]

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  • 30_4_2011 - "Adieu pearà" su Veronainblog
    Recensione a cura di Giorgio Montolli:

    La consegna è avvenuta così come ci si attendeva, modello pacco bomba: campanello, inserimento in cassetta dell'oggetto dopo aver inviato una mail per chiedere la recensione, fuga a cavalcioni di un Vespino anni Settanta. La bomba è un libro che porta il titolo Adieu Pearà ambientato nella Verona del 2029. Un bel racconto, peccato non esista un autore fisico. Per scelta, visto che il Giulio Meazza che compare in copertina non è iscritto all'anagrafe ma fa parte de L'ombroso, pseudogruppo di sputaveleno, denigratori della nostra bella Verona e di chi la governa, la cui posta, rigorosamente anonima, ha una sua precisa collocazione nella cartella "Fuori di testa" del nostro PC. [...]

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  • 6_4_2011 - "Adieu pearà" su Carta Estnord, intervista esclusiva
    "Adieu pearà", il libro sulla Verona del futuro. Intervista esclusiva al misterioso autore Giulio Meazza
     
    "Adieu Pearà" è un libro di fantascienza, ma dal momento che l'idea di futuro è morta da qualche tempo, è un libro che parla del presente. Un presente incancrenito nel 2029, in una Verona che ha i caratteri dell'attualità estremizzati. Il libro fa ridere amaro, ma è anche una parabola sulla necessità della risata come elemento di consapevolezza e prefigurazione di un possibile cambiamento, quando la realtà intorno si fa grottesca. Il volume è firmato con lo pseudonimo Giulio Meazza, dietro cui si celano i misteriosi autori del blog e della rivista satirica veronese L'ombroso. O almeno così credevamo. Fino a quando i «lombrosiani» sono riusciti a mettersi in contatto con il buon Meazza che, dal futuro e dalla Mongolia, ha voluto rispondere insieme a Max Brododidado [una delle menti dietro il progetto «lombrosiano»] alle nostre domande. «A Brododidado dobbiamo la scoperta prematura di questo scrittore, e a lui dobbiamo la paziente opera di decifrazione dei microgrammi ricevuti e la laboriosa stesura finale del testo mediante lo scambio ininterrotto per più di un anno di innumerevoli cablogrammi con il futuro autore» scrivono i misteriosi satiri clandestini, prima di passare alle domande.

    L'intervista su
    Carta Estnord

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  • 4_3_2011 - "Adieu pearà" su Radiopopolare VR e giorgiobragaja.blogspot.com
    Intervento di Giorgio Bragaja del 4 marzo 2011 sulle frequenze di Radiopopolare Verona a proposito di "Adieu pearà", ripreso poi dal suo blog:
    Correva l'anno 2029, Verona con poca gente per le strade. Africani, islamici, slavi, zingari, al pari degli investitori, sono emigrati in massa verso i nuovi mercati cinesi e indiani. La città è svuotata, spettrale, perlustrata, la sera, da minacciose ronde armate. È sindaco Swirner, l'attuale direttore di Telenuovo ed è molto influente monsignor Fagiani. Verona, divisa in due dal fiume lo è anche socialmente e politicamente in opposte fazioni: destra Adige e sinistra Adige, come dopo la pace di Luneville del 1801, quando l'occupante francese, a destra Adige, chiamava spregiativamente Veronette la parte di Verona, a sinistra Adige, occupata dagli austriaci. Le due parti, nel 2029, finiranno per scontrarsi violentemente. L'epilogo si scopre con la lettura del libro.
    Il libro, uscito da pochi giorni, è: "Adieu pearà". L'autore mantiene l'anonimato sotto il falso nome di Giulio Meazza. Il libro è stato voluto dalla redazione de "L'ombroso" periodico veronese (semiclandestino) di "miserie umane e misurazioni maxillofacciali". Leggendolo si ride? Direi proprio di no. Neppure amaro si ride. Ci si arrabbia e, poi, si vorrebbe far qualcosa perché il 2029 che verrà sia diverso da quello descritto dal libro. E' un libro che è bene leggere. Parafrasando una celeberrima e orrenda canzone: "... meno male che "L'ombroso" c'è".

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