prezzo: € 13.00
128 pp, ill.
anno: 2007
collana 'Biblioteca di storia dell'anarchismo'
ISBN 978-88-89413-22-7
AUTORE:
Roberto GIULIANELLI
DELLO STESSO AUTORE:
Epistolario ai corrispondenti italiani ed esteri (1900-1935)
Luigi Fabbri. Studi e documenti sull'anarchismo tra Otto e Novecento
Da Fabriano a Montevideo
Nostra patria è il mondo intero
Roberto GIULIANELLI
UN ERETICO IN PARADISO
Ottorino Manni anticlericalismo e anarchismo nella Senigallia del primo Novecento.
Con 18 lettere inedite di Leda Rafanelli
Ottorino Manni (Fano 1880-Senigallia 1925) è una figura singolare dell'anticlericalismo e dell'anarchismo italiano di inizio Novecento. Una gravissima malattia, che si manifesta sin dalla tenera età, lo costringe a una vita di sofferenze fisiche, alle quali egli reagisce spendendosi in una febbrile attività pubblicistica. I temi affrontati - talvolta con scarso equilibrio, ma sempre in maniera appassionata - sono quelli che occupano l'agenda politica nazionale e locale. Corrispondente di numerose testate, per lo più anarchiche, nel 1914 Manni fonda e dirige il periodico razionalista "Il Solco", dalle cui colonne interviene incisivamente nel dibattito sull'ingresso dell'Italia nella Grande guerra. A dispetto dell'immobilità cui si vede obbligato dalla malattia, egli aggiunge alla produzione giornalistica un intenso impegno come organizzatore di circoli anticlericali che animano Senigallia nei primi due decenni del XX secolo. Antifascista, muore tre anni dopo l'ascesa di Mussolini al governo. Ai suoi funerali partecipano oltre duemila persone, molte delle quali giunte dai paesi vicini, nonostante la polizia abbia sbarrato le strade di accesso alla città e interrotto i collegamenti ferroviari. A ricordarlo oggi a Senigallia sono una via, che porta il suo nome e una lapide, la cui epigrafe fu dettata da Errico Malatesta.