prezzo: € 15.00
134 pp
anno: 2016
collana 'Cultura storica'
ISBN 978-88-89413-79-1
AUTORE:
Massimo GIUFFREDI
UN REGIME DI NOTABILI
Il potere a Parma durante il fascismo
Ovunque in Italia il fascismo costruì la sua egemonia mediando con le preesistenti forze politiche e soprattutto sociali, quelle naturalmente disponibili al compromesso. Il libro propone un’interpretazione della specifica fisionomia del fascismo parmense, movimento e regime, e della sua integrazione con la società locale.
Alla fine di un periodo di zuffe tra “radicali” legati a Farinacci e “moderati” vicini al vecchio notabilato, un fascismo indebolito realizzò, con la completa vittoria dei secondi, un compromesso-integrazione per cui, indossando la camicia nera, il notabilato salvaguardava l’essenza del proprio tradizionale potere. Tale compromesso espresse la massima realizzazione nella stabilità degli anni Trenta, per disgregarsi poi con le crescenti difficoltà legate alla guerra.
I ceti popolari, con il loro prestigio insieme sovversivo e patriottico, rimasero anche nel ventennio un elemento non trascurabile del sistema di potere cittadino. Con loro dovette fare i conti il notabilato fascistizzato dominante che, nonostante i molteplici mezzi usati, riuscì per qualche tempo a tenerli sotto controllo ma mai a integrarli. E gli esiti si videro con la Resistenza.
Indice
9 Introduzione
11 1. Fascismo e potere a Parma
15 2. Il notabilato storico
23 3. Il primo fascismo
31 4. La provincia
37 5. Un partito debole
43 6. Lo scontro intorno a Lusignani
53 7. La normalizzazione
63 8. La gran bonaccia degli anni Trenta
71 9. Il compromesso economico-sociale
79 10. Il “popolo di Parma”
89 11. Turbolenze atmosferiche
99 12. Guerra e crisi
107 13. I comunisti
111 14. L’intervento di Mussolini
117 15. Fronte antifascista e disgregazione del compromesso
123 16. Conclusione
129 Indice dei nomi